Eccomi tornata dal mio viaggio in Irlanda e da qualche giorno al mare.
E’ la terza volta che riscrivo questo post. Non è facile racchiudere in un articolo otto giorni intensi in un paese straniero e bello come l’Irlanda
La prima stesura era molto noiosa e la seconda troppo lunga. Insomma si può amare la scrittura ed essere abituati a scrivere e comunque non sapere come fare. Spero di essere abbastanza esaustiva e di non dilungarmi troppo. Per questo motivo ho deciso di dividere lo scritto in diversi paragrafi iniziando con le tappe del nostro viaggio in terra irlandese.
Premetto che quello che ho scritto in questo post è solamente un giudizio personale e quindi non, per forza, obiettivo. Nasce da esperienze personali e pertanto può essere mutevole da persona a persona in base ai luoghi che si visitano e il periodo dell’anno in cui ci si è recati.
Le tappe del viaggio in Irlanda
Il viaggio è durato 8 giorni e 7 notti e, in tale periodo, abbiamo deciso di girare tutta una serie di luoghi a cui, in alcuni itinerari, vengono destinati più giorni.
Le tappe sono state le seguenti: Dublino, Galway (Connemara e Cliffs of Moher), Killorglin (Ring of Kerry e Parco Nazionale di Killarney), Killarney ( Rock of Cashel), Kilkenny (Parco Nazionale di Wicklow Mountains e Wicklow città), Dublino.
Chiaramente è stato un viaggio passato per lo più in auto ma ci ha permesso di vedere anche l’entroterra e di fermarci a piacimento quando eravamo stanchi, quando un paesaggio era talmente spettacolare da non poterselo perdere e quando un paese incontrato per strada attirava la nostra attenzione. E’ un po’ il giro che fanno tutti e, se come noi lo fate ad agosto, aspettatevi di incontrare davvero moltissimi italiani.
Credo però, consiglio mio, che avere più giorni e fare lo stesso percorso permetta di godersi maggiormente lo spirito irlandese, dove la calma è sovrana e il silenzio viene disturbato solo dal suono del vento.
Se poi siete dei centauri o dei ciclisti che amano pedalare per chilometri, non perdetevi l’occasione di fare un giro nell’Irlanda del Sud a bordo del vostro mezzo preferito. Spesso è infatti accaduto che vi fossero dei luoghi incantevoli ma nessun posto dove fermarsi in auto. Quindi molti dei posti più belli che ho visto non sono stati immortalati dalla macchina fotografica, ma rimasti impressi nella memoria di questo spettacolare viaggio.
Molte strade sono, infatti, in mezzo al verde dei prati o nelle rocce delle montagne. A volte si attraversa un luogo particolarmente interessante e lì spesso si trovano delle piccole stazioni due sostare, ma i luoghi più incontaminati e selvaggi hanno poco da condividere con gli obiettivi fotografici.
Ma andiamo con ordine. Siamo partiti da Milano nella mattinata del 10 agosto con destinazione Dublino. All’atterraggio le lancette dei nostri orologi si sono spostate un’ora indietro, guadagnando quindi parte della mezza giornata che ci attendeva. La capitale non ci ha entusiasmato, complice anche il tempo che non ha risparmiato neanche un momento di pioggia o vento.
La notte l’abbiamo passata in un albergo che è costato fin troppo e che di buono aveva solo la colazione. Due notti quasi insonni per colpa di un letto matrimoniale stretto e di una camera
ancora più piccola. Il consiglio che vi posso dare è di scegliere un luogo abbastanza centrale e di evitare Gardiner Street dove si concentrano gli hotel e i bed and breakfast più economici.
Dublino ha comunque luoghi che meritano di essere visitati. Tra questi indubbiamente la zona di Temple Bar è tra le più belle. Qui si respira il clima dublinese con numerosi pub e giovani.
Il Trinity College è un’altra tappa che ha regalato chicche incredibili. La Biblioteca antica, per gli amanti dei libri e del profumo invecchiato della carta, merita la visita.
Allo stesso modo la Guinness Storehouse merita il prezzo del ticket d’entrata. Piani e piani di storia della Guinness ed esperienze olfattive nonché il gusto della birra spillata nella fabbrica di produzione, attendono tutti i turisti. Una curiosità? Mentre ci avvicinavamo dalla Guinness Storehouse si sentiva un profumo simile alle caldarroste. Non abbiamo capito se fossero i luppoli o il malto ma, forse anche grazie al meteo non proprio clemente, ci è sembrato di essere in autunno. Da fare la Taste Experience oltre che ammirare Dublino dal Gravity Bar dove potrete anche assaggiare
una pinta di Guinness offerta dall’azienda.
Anche la visita al Teeling Whiskey è stata interessante anche se si può girare solo con la guida che parla solo inglese/irlandese e vi assicuro che non è facile seguire tutto nei dettagli. Nota da tenere a mente:
Preferire il pomeriggio in quanto il biglietto comprende anche la degustazione di almeno un tipo di whisky. Bere whisky alle 11 di mattina? Posso dire di averlo fatto!
Usciti dalla capitale i paesi e le città sono molto più piccole e hanno qualcosa di caratteristico che le contraddistingue.
Di Galway ho adorato i gabbiani che la mattina mi hanno svegliato mentre cercavano di rompere i sacchetti della spazzatura in attesa di essere raccolta. Intorno a questo paese particolarmente attivo la sera non bisogna perdere la parte di Connemara, che il giorno in cui abbiamo girato noi non si poteva ammirare nel suo splendore per colpa della pioggia, e le scogliere Cliffs of Moher che sono un vero e proprio spettacolo della natura. Se siete fortunati potrete anche vedere la pulcinella di mare, fortuna che noi non abbiamo avuto. Se riuscite andate a visitare anche le Isole Aran. Noi per colpa del tempo non abbiamo potuto visitarle in quanto raggiungibili solo in traghetto o in aereo.
Killorgin non la ricordo come uno dei paesi più belli se non fosse per il B&B di cui vi parlerò in un altro paragrafo. Il luogo era strategico per poter andare a vedere o la penisola di Dingle o quella di Iveragh (che abbiamo visto noi) per poi andare a Killarney tappa del giorno seguente. Il Ring of Kerry è stato uno dei posti più belli che abbiamo visto paesaggisticamente parlando, compresi i numerosi paesini sperduti nelle strade che abbiamo percorso.
Anche Killarney è un paese molto carino e con numerosi negozietti colorati, anche se la tappa era dovuta al Killarney National Park che vi consiglio di vedere prima dall’alto, grazie ad una piazzetta che troverete sulla strada prima di raggiungere l’entrata del parco. Il parco, a mio modesto avviso, era troppo modellato sul turismo e la parte più facilmente visitabile con Muckross House ha poco a che fare con la concezione italiana di parchi nazionali.
Sulla strada per Kilkenny ci siamo fermati a Rock of Cashel, un antico castello in rovina che ha una vista mozzafiato e che è perfetta per gli amanti del gotico del nord.
Penultima tappa era Kilkenny famoso per l’omonima birra. Questo è forse uno dei centri abitati che mi sono piaciuti di più, forse perché più simile ad una cittadina rispetto ai piccoli paesi incontrati prima e attraversato da un fiume. Risalendo verso Dublino abbiamo fatto tappa a Wicklow Mountains e al parco nazionale. Anche qui non è mancato il prato all’inglese particolarmente turistico ma, addentrandosi nel parco, è possibile percorrere tutta la riva del lago in mezzo agli alberi e godere della natura. Abbiamo infine pranzato a Wicklow Town cittadina famosa per le sue antiche carceri e dove abbiamo potuto godere ancora un poco dell’aria di mare e dell’allegria degli irlandesi, che si erano recati al mare grazie al tempo caldo.
La sera siamo tornati a Dublino per ripartire il giorno successivo.
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