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Week end a Firenze

Dopo più di un mese dal mio piccolo viaggio a Firenze, finalmente sono qui a scriverne.

Era da diverso tempo che io e la mia amica stavamo parlando di fare un piccolo week end assieme. Tra le mete vi erano Parigi e Roma ma tra costi di voli e soggiorno, e un po’ di paura visto i tempi che corrono, alla fine abbiamo deciso che Firenze sarebbe stata la meta perfetta.

Ero già stata a Firenze diversi anni fa, ma nel mese di febbraio. Non mi aveva entusiasmato e il freddo unito alla pioggia non aveva permesso un tour completo.

Fine settembre è stato forse il periodo migliore. Non c’era troppo caldo, niente pioggia e la città brulicava ancora di tantissimi turisti.

Firenze

Per soggiornare abbiamo scelto il Plus Florence Hotel, una grande struttura dove oltre ad avere delle spartane ed economiche (ma comode) stanze d’hotel, vi è anche una parte dedicata ad ostello. Neppure a dirlo non mancavano ragazzi e ragazze di ogni età. Oltre alla semplice struttura alberghiera, vi è una piscina, la sauna e bagno turco e infine un bar/ ristornate con terrazza panoramica su Firenze. Il tutto in un posto molto carino e centrale della città.

Firenze

Inoltre c’è un deposito bagagli dove poter lasciare la valigia o lo zaino durante la giornata. Ad esempio la domenica dopo aver lasciato la stanza, abbiamo lasciato i nostri zaini e abbiamo finito di girare la città, per poi ripassare poco prima di prendere il treno.

Abbiamo girato davvero molto. Entrambe appassionate d’arte, abbiamo visto la Basilica di San Lorenzo, un gioiellino davvero incredibile da vedere assolutamente, la Biblioteca Medicea Laurenziana e il Chiostro dei Canonici, seguita da una spettacolare visita alla Galleria degli Uffizi dove è assolutamente necessario prenotare on line per entrare in tempi ragionevoli.

Il pranzo l’abbiamo consumato tra le bancarelle francesi nella Piazza dello Spedale degli Innocenti. Non potete immaginare quanti odori, colori e sapori si univano in quel luogo. Tutta la gastronomia e la tradizione francese era in quel piccolo mercato all’aperto. Non so se è una manifestazione che si svolge periodicamente o se fosse un caso, ma il nostro giretto per le vie parigine, un po’ l’abbiamo fatto a Firenze.

Firenze

Pranzo al mercato francese davanti allo Spedale degli Innocenti

Abbiamo mangiato delle patate con formaggio, panna e pancetta, assieme a del riso bianco ed a delle salsicce al sugo (sicuramente se avessi fatto questo post qualche giorno dopo il viaggio vi avrei saputo dare qualche nome originale, ma per oggi dovete accontentarvi). A completare dei moretti , spumosi ma non così gradevoli al palato…se solo avessimo scelto degli eclairs o addirittura i macarons… <3.

Dopo una tappa obbligata all’hotel dove mi sono costretta a non dormire (siamo partite alle 6.30 da Milano Garibaldi, quindi capite perché alle 16 ero già lessa) siamo uscite nuovamente e abbiamo girato per le vie di Firenze. Visita notturna al Duomo e al Campanile di Giotto, luoghi dove purtroppo non siamo riuscite ad entrare, solamente perché proprio il giorno dopo, di domenica pomeriggio, erano entrambi chiusi al pubblico.

Per cena non potevamo farci mancare una fiorentina. Così abbiamo cercato su Trip Advisor e siamo andati all’Osteria Vecchio Cancello in Via Guelfa 138, Firenze.

Un posto davvero carino che all’interno ricorda un ambiente casalingo ma comunque elegante. Inizialmente non ero molto orientata sulla fiorentina, non amo molto la carne e soprattutto in grandi quantità, quindi tendenzialmente avrei scelto la pappa al pomodoro che da sempre ho desiderio di mangiare. Ma vuoi un po’ per insistenza del cameriere e vuoi perché a Firenze non può mancare questo assaggio, alla fine ho acconsentito ed è arrivata sulla nostra tavola una porzione non troppo abbondante.

Firenze

La fiorentina servita all’Osteria Vecchio Cancello

Ammetto che era davvero squisita, morbida e nella giusta quantità. Come contorno degli spinaci saltati in padella hanno completato il nostro pasto. Ma questo è un blog di pasticceria e quindi non potevano mancare i dolci.

Obbligato era l’assaggio dei cantucci e vin santo, quest’ultimo un po’ forte ma tutto sommato buono. Idem i cantucci che si sentiva che erano fatti nel ristorante e non comprati.

Io poi ho assaggiato una fetta di torta al cioccolato fondente, con una quantità di cioccolato davvero incredibile. Ottima anche lei, ovviamente solo per i veri amanti del cioccolato fondente puro.

Il giorno seguente siamo ripartite alla scoperta della città. Ma prima serviva una colazione.

Firenze è un po’ che Milano, la domenica spesso i negozi sono chiusi e ti trovi a vagare alla ricerca di un bar per la colazione. Alla fine l’unico aperto era una caffetteria tutto sommato carina ma che non aveva la minima cura del cliente. Cornetto e cappuccino di soia. E poi via per Santa Maria Novella.

Firenze

Il nostro pranzo allo Shake Bar

Saremmo volute davvero entrare dentro la chiesa di Santa Maria Novella ma ahimé abbiamo dovuto fare i conti con i prezzi. La realtà è che nel capoluogo toscano ogni ingresso nelle chiese è a pagamento.

Da milanesi quali siamo, a noi sembra assurdo. Per quanto si dica che Milano non sia una città d’arte, se si gira per bene ci sono davvero una quantità enorme di chiese bellissime da vedere che assolutamente non sono a pagamento ma ad entrata libera nel rispetto delle funzioni.

Comunque decidiamo di pranzare e proprio a fianco del famoso monumento troviamo un bar davvero carino che fa anche centrifughe e piatti vegetariani e vegani. Il nome è Shake bar, gelateria artigianale e juice bar.

Mangiamo quindi un bagel vegano, un tacos vegano e un tramezzino vegetariano, accompagnato da due centrifughe piene di vitamine. Tra gli ingredienti di queste meraviglie vi era l’avocado, l’hummus, la maionese vegana, pomodori ed insalata, yogurt greco, mentre le centrifughe avevano arancia, carota, mela, limone, ananas e molta altra frutta.

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Esterno Shake Bar

L’offerta in questo posto è davvero ampia e adatta a qualsiasi tipo di dieta, anche quella onnivora. Il personale è gentile, disponibile e giovane. Tutto quello che abbiamo mangiato era davvero gustoso.

Lo so che dopo aver sentito quello che abbiamo mangiato sabato non vi sembra vero che mangiamo vegano. Ma sapete come la penso e che spero un giorno di riuscirci. Nell’attesa fatemi assaggiare!

Avrei voluto anche assaggiare un gelato ma dopo quello che avevamo mangiato, il posto nello stomaco non c’era proprio. Per quanto possa sembrare assurdo, una centrifuga piena di frutta e dei piatti vegani possono davvero riempire lo stomaco a dismisura, provare per credere.

Il pomeriggio abbiamo concluso i nostri giri alla Chiesa di Santa Croce, famosa per essere il luogo di sepoltura di numerosi artisti e scienziati. Non potevamo perdercelo. Dopo una lunga fila e 6 euro di biglietto siamo entrate. Ci siamo subito perse nella bellezza e sacralità di questo luogo e abbiamo cominciato a girare curiose. All’interno sono presenti anche numerosi affreschi medievali e una crocefissione di Cimabue.

Firenze

L’abside della Chiesa di Santa Croce

Sempre dentro è possibile accedere alla scuola del cuoio ed è possibile vedere un piccolo museo del costume del cuoio. Insomma un altro luogo che vi consiglio vivamente di visitare perché ne vale la pena.

Uscite da Santa Croce abbiamo passeggiato ancora per le vie di Firenze e ci siamo fermate al Magnum Store. Mi serviva andare a Firenze per assaggiare un gelato Magnum assemblato secondo i miei gusti (per chi non lo sapesse esiste anche a Milano).

Il procedimento è il seguente. Scegliete che base di gelato volete, vaniglia o cioccolato, la copertura dello stecco se al cioccolato fondente, al latte o bianco e infine potete scegliere tra numerose granelle.

Io ho fatto uno stecco alla vaniglia ricoperto di cioccolato fondente con granella di nocciole, lamponi disidratati e petali di rosa. A parte la difficoltà ad addentarlo era ottimo, anche se ricordate che stiamo comunque parlando di prodotti semiconfezionati che ovviamente non hanno nulla a che vedere con l’artigianalità e la bontà di un prodotto appena fatto. Non dimenticando i conservanti, addensanti e esaltatori del gusto. Da provare più che altro il gioco degli accopiamenti secondo i propri gusti.

Firenze

Il mio magnum

Immagino saprete tutti che la Toscana e Firenze sono famosi per i prodotti di pelle. Sono davvero numerose le bancarelle che si trovano per le strade che vendono prodotti in pelle. Ovunque ti girio ci sono oggettini per tutti i gusti.

E’ bello anche entrare nei piccoli supermercati nel centro della città. Al contrario di quello che si possa pensare sono numerosi i prodotti tipici che vengono venduti: vino, olio, salumi e carne, sono prodotti in paesi attorno a Firenze e venduti nei supermercati a prezzi abbordabili. Io ad esempio ho comprato tre olii diversi e la mia amica dei salami toscani a dei prezzi normalissimi. Cosa che da noi a Milano ovviamente non capita mai.

Abbastanza in centro c’è il Mercato Centrale, un mercato coperto dove si possono assaggiare diversi piatti della tradizione. All’esterno c’è un mercato permanente dove la parola d’ordine è PELLE.

Che vi piacciano o meno questi prodotti, un giro va fatto. Nonostante molte bancarelle siano gestite da indiani, ne esistono ancora gestite da toscani dove si possono trovare prodotti bellissimi e originali. Naturalmente non alla portata di tutte le tasche.

Il Mercato Centrale è stata la meta della nostra cena, anche se fatta in anticipo rispetto al dovuto, a causa della partenza del treno alle 19.30.

Firenze

L’interno del Mercato Centrale

Anche qui c’è da perdersi tra colori, profumi, suoni di pentolame e gente che chiacchera. Chiunque ha avuto modo di vedere Eataly Smeraldo a Milano o il Mercato Metropolitano, ha visto già il format che ha anche il Mercato Centrale, anche se più in piccolo. A me sinceramente piacciono molto.

Si riescono infatti ad unire quattro fattori fondamentali per la cultura culinaria che possono attirare turismo e giovani: Un ambiente moderno dove scoprire gusti ottimi e tradizionali, con la velocità del fast food che piace tanto ai ragazzi e prezzi giusti. Solo in questo modo ritengo sia possibile tornare a mangiare prodotti di qualità italiani.

Burger Vegani

Per cena quindi burger vegano. Pane ai cereali, cavolo nero, pomodori, cipolle rosse, semi di girasole, buger vegan e maionese vegana. Alla faccia di grandi catene di fast food, si può mangiare sano, bene e gustoso anche così.

Molti dei piccoli ristoranti e fast food del Mercato Centrale è gestito da giovani o comunque da lavoro a molti ragazzi. Spero che sia un buon auspicio per il nostro futuro.

Nonostante la stanchezza fisica del week end, Firenze è stata davvero un’incredibile scoperta, bellissima della sue vie e nei suoi piccoli vicoli, grandiosa nei musei e nelle chiese.

Ora vi lascio. A breve in questi giorni la ricetta dei cake pops e della torta paesana con castagne.

— Zael Bakery —

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