Viaggio in Irlanda. Cosa magiare e dove

Sono tornata ormai da più di un mese dall’Irlanda ma,
a parte aver fatto il post sul mio tour, non ho più pubblicato nulla riguardo a quello che avevo mangiato.
Ho passato l’ultimo mese a lavorare davvero molto e ho dovuto trascurare, ahimè, il blog e la sua programmazione. Ho in effetti diversi articoli da fare ma non preoccupatevi che poco alla volta arriveranno tutti.

Lo scorso week end sono stata anche a Parigi assieme ad una mia amica, conosciuta al corso di pasticceria. Abbiamo assaggiato parecchi dolci e presto vi farò la recensione delle mie migliori pasticcerie parigine.

Ma bando alle ciance, qua dovrei parlare dell’Irlanda e non di Parigi.

In generale in Irlanda è facile mangiare dovunque. Ci sono numerosissimi posti dove servono dalla colazione alla cena, e anche le caffetterie hanno sempre un piccolo reparto di alimenti salati dove si possono trovare sandwich e tramezzini.

I pub però forse sono i luoghi dove mangerete e berrete bene, non si può certo pensare di andare in Irlanda e non bere una pinta di birra. Io che non sono ne sono una grande bevitrice (io amo il vino venendo da famiglia di produttori di vino), ho apprezzato ogni sorso di birra fatto durante il viaggio. E a tal proposito vi consiglio di visitare la fabbrica della Guinness. Lì potrete davvero assaporare il vero gusto di questa birra scura.

A mio avviso il vero problema è che ovunque si vada, i piatti che vengono proposti sono sempre gli stessi: Fish and chips, Shepherd’s Pie, spezzatino di carne in umido, zuppa del giorno e Jacket Potato. Se sarete fortunati potrete assaggiare ostriche e Guinness, ma sono pochi i posti dove riuscirete a spendere poco (e giustamente direi!). Io personalmente non sono riuscita ad assaggiare le ostriche per i prezzi non proprio vantaggiosi.

Questi piatti a me alla lunga hanno stancato. La scelta non è troppo varia e quando mangi sempre fuori diventa un problema. Ci sono stati solo due posti dove abbiamo mangiato qualcosa di diverso e di ottima qualità.

Il primo è il Revive Café a Galway. Una caffetteria aperta anche per pranzo e cena dove abbiamo assaggiato una sorta di torta ripiena di carne e verdure. Anche a colazione, ho mangiato Pancake spettacolari, ma di questo ve ne parlo dopo.

Il secondo posto è Kilshanny House, un ristorante casalingo vicino a Cliffs of Moher, dove Mary vi accoglie con la tipica cucina casalinga irlandese. Qui potrete gustare i veri sapori di casa e tutto quello che viene servito arriva dalla fattoria e dall’orto di Mary. Se volete un consiglio: assaggiate il suo Pudding…divino!

Il vero problema, in generale,  è il condimento. O mettono salse stile maionese o non condiscono affatto. Una sera mi sono dovuta mangiare cavoli lessati senza olio, né sale…ma dopotutto non ero in Italia. Ognuno ha il suo modo di mangiare!

Ma se i pasti non sono stati la mia passione, in compenso ho apprezzato e mangiato abbondantemente a colazione. Ovunque siamo andati abbiamo avuto una varietà di scelta che ovviamente noi qui in Italia ci sogniamo.

Dolce o salato, tutto era in abbondanti porzioni. Ho assaggiato il primo giorno i French Toast che non mi sarei mai aspettata mi sarebbero piaciuti tanto ( e ammetto che qualche mattina vorrei anche averne una bella porzione ad aspettarmi in cucina).

Ho anche ceduto alla tentazione di mangiare la tipica colazione Irlandese. Risultato? Il mio stomaco ha retto alla perfezione, meglio di altre volte!

I buttermilk Pancakes con banane e cioccolato mi hanno fatto sognare. Questi li ho mangiati sempre al Rivive Café di Galway, che sempre per colazione offre scones, muffin, brownies e cookies.

Verso gli ultimi giorni però, il mio stomaco ha cominciato ad abbandonarmi a causa della grande quantità di fritto che stavo mangiando, e quindi ho dovuto finire la settimana con pane e marmellata e l’ultimo giorno con una macedonia o come la chiamano loro, insalata di frutta.

Ci sono comunque cose che vanno assolutamente assaggiate. Innanzitutto il latte, la panna e il burro. Hanno un gusto pieno e saporito. Cosa che noi qui in Italia non sappiamo neppure cosa sia.

Poi vi consiglio di assaggiare i loro dolci. crostate, pudding e anche la marmellata, non ci hanno mai deluso. Infine il thé. A colazione e nelle pause, ho bevuto dei thé stupendi dagli aromi delicati. Infine come vi dicevo prima, la birra è d’obbligo.

Consigli: Non cercate il caffè espresso. Per loro il caffè è quello americano ed è giusto che sia così.

Ma siccome io viaggio sempre con persone che amano le sfide, alla fine abbiamo assaggiato spesso i caffè espresso, alla ricerca di quello perfetto (o che si avvicina maggiormente al nostro). Dopo aver viaggiato per 7 giorni, l’ultimo è stato il più buono. Dove? A Dublino all’Art Café (anche se io consiglio di prendere il thé).

Altro consiglio che vi dò è di non chiedere l’acqua in bottiglia.

Loro, di abitudine, vi porteranno quella del rubinetto, fresca e buona ma soprattutto poco costosa o alcune volte gratis. Noi abbiamo speso molti soldi chiedendo l’acqua in bottiglia e scoprendo poi che la loro era buonissima.

Alla fine di questo viaggio, e con i pensieri un po’ ordinati, mi sento di dire che sicuramente la loro cucina a me non ha fatto impazzire. Non tanto per il gusto che, tutto sommato, era buono. Ma per la poca varietà di alimenti che offrono. Ma ho apprezzato il “contorno”: la possibilità di mangiare a qualunque ora, le loro colazioni abbondanti e ricche di scelta, i loro prodotti locali e la loro gentilezza. Quello di cui però sono assolutamente certa è che non serve cercare ristoranti italiani, cinesi, giapponesi, scegliete sempre i pub, i piccoli locali e le caffetterie e troverete le persone migliori ma sopratutto il cibo migliore.

A presto!

–Zael Bakery–